Escono una decina di dischi di Jazz a settimana.. alcuni ottimi, altri dimenticabili ma alcuni davvero imperdibili. Purtroppo non esiste più un “sistema” mediatico interessato alla sperimentazione e al “nuovo”, e quindi, tanti talenti, spesso soccombono per mancanza di visibilità che, nel caso della musica, è ossigeno. Mi sono chiesto, frustrato dall’impossibilità di far conoscere roba di qualità come quella che mi capita di ascoltare, come ovviare all’inconveniente e cioé : come pubblicizzare e far conoscere le nuove realtà Jazz italiane in tutta Italia? Facile! Basta dargli il movimento gratuito.. poi ci sono i Club delle città ospitanti… Basta avere i biglietti gratis e un supporto fonico in Stazione da TRENITALIA…per una settimana.. toccare 7 città…e poi a casa.. I dischi possono essere venduti in loco….nel club e nella stazione dai musicisti stessi…
Bisogna dare una chance per farsi ascoltare in tutte le città italiane è l’unico modo per far conoscere le nuove realtà che mai come ora, sono ricche di interessanti proposte. Siccome sono uno pratico, che cerca di fare le cose con soluzioni meno prevedibili, e porto avanti orchestre, ho immaginato questo…
La band, diciamo un quartetto, fa un tour di 7 giorni. Parte da una città X e tocca sei altre città. Arrivano sempre alla stessa ora, verso le 19, scende dal treno, trova un set audio pronto, previa comunicazione con i fonici locali in possesso del raider tecnico e suona immediatamente un set. Vende il disco in loco con un semplice displayer fornito dai fonici… Poi va al Club, cena, suona nel club. Il Club offre la cena e il dormire e se ce la fa un piccolo fee a musicista (dubito che si possa arrivare a dare anche un gettone.. dipende dal club..)… la pubblicità si fa sul giornale di bordo del treno e sui video che spesso ci annoiano durante il viaggio, usando un jingle con il pezzo di Strayhorn… la campagna si potrebbe chiamare “Take a Jazz Train”, che tutti conoscono anche grazie ad “Appuntamento al Cinema”… Si potrebbe giocare sulla suggestione che lega il dinamismo del Jazz al dinamismo di un treno e alla velocità in generale. A Trenitalia non costerebbe assolutamente nulla se non 4 biglietti e magari 4 buoni pasto. Il ritorno per Trenitalia sarebbe enorme… Farebbe DEL BENE e sarebbe a costi ZERO… Se fra tre mesi la vedete in giro, saprete chi se la è immaginata.. ma per il Jazz, questo ed altro!